Abbiamo perso un Amico:
“Shozo Tanaka”
Shozo Tanaka ci ha lasciati improvvisamente.
La Sua dipartita ha alimentato in noi una moltitudine di ricordi di tutti questi anni nei quali ha cercato di trasmetterci tutta la sua conoscenza nel mondo del bonsai, ma anche le profonde sensazioni che questa affascinante arte gli procurava. Ciò traspare in questa sua stupenda frase che più di tante spiegazioni indica cosa lui intendesse per bonsai:
“Se una pianta in vaso riesce a farvi sentire il vento tra le fronde, l’acqua di un ruscello o il canto degli uccelli, siete davanti ad un Bonsai “
Arcobonsai nella 30^ edizione del proprio Convegno nel 2015 aveva voluto festeggiare questo pioniere del bonsaismo nostrano, che è arrivato a noi dal lontano Giappone, per ringraziarlo di quanto ci aveva trasmesso. Nella brochure del Convegno dedicammo a Shozo una pagina che desideriamo ora riproporre senza modificare niente solo rimarcando con forza il nostro ringraziamento con la speranza gli possa arrivare magari interrompendo il colloquio con l’altro nostro grande Amico Carlo Oddone.
Shozo Tanaka nasce in Giappone, precisamente ad Hiroshima, capitale della omonima Prefettura, la più grande delle città della Regione
Chūgoku , nell’ isola di Honshu, che è la più grande delle isole del Giappone. Il nome della Città è noto a tutto il mondo per l’evento che l’ha vista protagonista il giorno 6 agosto del 1945, giorno in cui dovette subire lo scoppio della prima bomba atomica.
Durante il periodo della sua crescita Shozo non ha praticato la coltura del bonsai, anche se suo padre aveva qualche pianta modesta a livello amatoriale.
Nei primi anni 70, si trasferisce in Italia per motivi di lavoro e la nostalgia del suo Paese lo ha indotto a ricercare tutte le forme culturali che potevano in qualche modo colmare questo suo stato d’animo. E’ così che si avvicina al bonsai, prima come autodidatta e poi approfondendo la sua conoscenza con la frequentazione dei maggiori maestri giapponesi.
Negli anni 80, l’appuntamento con il viaggio annuale in Giappone diventa una consuetudine assoluta, anche perché lì vivevano molti dei suoi familiari. La visita annuale al Giappone ha però come scopo principale l’incontro con i più grandi maestri del bonsai e la visita di tutti i maggiori vivai. Nel 1985 incontra Carlo Oddone e assieme, propongono la prima mostra di bonsai al Casinò di Arco, facendo sbocciare la passione in quanti durante tutti questi trent’anni hanno cercato di seguirne il cammino.
In questi anni Tanaka ha cercato di trasmettere la sua conoscenza a quanti si sono rivolti a lui, con la massima serenità e senza alcun tipo di ostentazione.
Ora Tanaka curava il suo vivaio a Padenghe sul Garda, aiutato dal figlio e ha lasciato una magnifica collezione di piante che lui ha costruito. Nel suo giardino, da perfetto giapponese, non manca il laghetto dove nuotano degli stupendi esemplari di carpe koi che condividevano con i bonsai l’orgoglio di Shozo.